Nella scelta dell’essiccatoio migliore per la propria azienda bisogna considerare non solo le quantità di prodotto che si necessita vengano essiccate, ma anche come si vuole che avvenga il processo di evaporazione dell’acqua. Infatti, il corpo essiccante è la parte più importante dell’impianto in quanto svolge il processo di essiccazione e quindi di rimozione dell’umidità dal cereale.
A seconda di come sono strutturati i punti di carico e scarico del corpo essiccante si distingue tra impianti continui o discontinui. In questo articolo, Mecmar spiega come funziona un essiccatoio per cereali a flusso continuo e perché rappresenta una valida scelta per le aziende agricole che hanno necessità di essiccare grandi quantità di prodotto e senza interruzioni di produzione.
Cos’è un essiccatoio continuo?
Nella famiglia degli essiccatoi per cereali, l’essiccatoio a flusso continuo è un impianto in cui il processo di essiccazione della granella procede ininterrottamente. Infatti, il prodotto verde viene introdotto da un’estremità dell’essiccatoio e fuoriesce essiccato e raffreddato ad un’altra estremità.
La possibilità di essiccare in continuazione rende il prodotto più diffuso negli impianti di essiccazione in quanto soddisfa appieno l’esigenza di una produzione attiva ventiquattrore su ventiquattro. Inoltre, l’elevata efficienza e i ridotti consumi si integrano a tecnologie atte a recuperare il calore e l’energia richiesta dal prodotto da trattare sia i termini di calore fornito dallo stesso sia in volumi d’aria calda che necessita per l’essiccazione.
In commercio, sono presenti sia essiccatoi continui orizzontali che essiccatoi continui verticali.
A seconda di come si muove la granella all’interno dell’essiccatoio, infatti, gli essiccatoi continui si distinguono in essiccatoi a colonna, in cui la granella scende verticalmente grazie alla gravità; ed essiccatoi a tappeto, in cui la granella viene disposta orizzontalmente e meccanicamente rimescolata e spinta verso lo scarico.
Gli essiccatoi verticali possono essere a torre o a flusso incrociato (a “incrociarsi” sono il flusso d’aria e quello del cereale):
- Essiccatoi a torre: sfruttano la sola gravità senza deviare il flusso della granella: quest’ultima viene attraversata da un flusso di aria calda che, attraversando il cereale, trasporterà verso l’esterno l’umidità.
- Essiccatoi a flusso incrociato: in questo caso la granella si muove a zig-zag ma attraverso una serie sfalsata di canali orizzontali in cui passa l’aria calda. (fig.1)
Essiccatoi continui verticali a torre
Grazie alla struttura verticale, gli essiccatoi a torre sono la scelta più diffusa dalle aziende che vogliono un prodotto affidabile e con ridotti rischi di problemi meccanici con ingombri di pianta contenuti. Infatti, sfruttando la sola gravità, gli unici elementi che si muovono all’interno della macchina sono l’estrattore e il ventilatore, due soli meccanismi che oltre a garantire longevità e minor necessità di manutenzione, rendono il processo di essiccazione omogeneo e delicato.
L’aria calda soffiata nella parte superiore dell’essiccatoio riduce l’umidità del cereale, mentre nella parte inferiore avviene il raffreddamento e la fuoriuscita dei cereali pronti per lo stoccaggio. Grazie alle sue caratteristiche è possibile scegliere l’essiccatoio a flusso continuo a seconda delle proprie esigenze di essiccazione.
La sua configurazione è simile a quella degli essiccatoi a flusso discontinuo, ma quello a flusso continuo ha una camera di pressione divisa: l’aria calda viene spinta nella camera superiore, mentre l’aria non riscaldata viene spinta nella camera inferiore per il raffreddamento dei cereali (fig.2). A differenza da quelli a flusso discontinuo, gli essiccatoi a flusso continuo utilizzano temperature e portate d’aria elevate, variano nella larghezza della colonna e delle dimensioni, dispongono di un sensore che controlla la velocità di scarico e quindi l’umidità del grano essiccato.
Un aspetto fondamentale che differenzia l’essiccatoio a torre da quello orizzontale, è la sua capacità di sfruttare l’umidità del cereale per regolare la velocità di caduta della granella verso il basso: di conseguenza il prodotto non verrà scaricato finché non avrà raggiunto il grado desiderato di essiccazione.
Essiccatoi continui verticali a flusso incrociato
Negli essiccatoi a flusso incrociato, i chicchi scendono per gravità attraverso una serie di losanghe sfalsate che producono un movimento a zig-zag e un continuo rimescolamento del cereale. La geometria delle losanghe garantisce una discesa uniforme su tutta la sezione della colonna, così da evitare la formazione di correnti preferenziali.
Nella prima zona di essiccazione il prodotto viene investito da aria calda: in questo modo, ogni chicco viene privato della maggior parte dell’umidità in esso contenuta.
Diversamente, nella parte più alta dell’essiccatoio (detta trance di rinvenimento) il prodotto non è colpito da alcun flusso d’aria (non sono presenti losanghe, ma solo cassoni in lamiera). In questa zona, l’umidità più interna del chicco tende a spostarsi verso l’esterno, facilitando la successiva evaporazione e migliorando l’omogeneità di essiccazione.
Infine, durante la successiva fase di essiccazione, viene asportata la residua umidità fino al valore finale desiderato.
Essiccatoi continui orizzontali a nastro
Infine, abbiamo gli essiccatoi continui orizzontali a nastro (fig.3): il loro principio di funzionamento si basa sulla distribuzione volumetrica del prodotto sopra un nastro mobile. Il processo di essiccazione portato avanti con queste macchine consiste con una prima fase di andata, durante la quale inizia l’essiccazione, e in una successiva fase di ritorno, in cui termina la fase di essiccazione. Prima dello scarico del prodotto, vi è un’ultima fase di raffreddamento dei chicchi. Il raffreddamento a vuoto aumenta l’efficienza energetica di essiccazione dal 25% al 30%, il che rappresenta un notevole vantaggio (soprattutto nei territori freddi del nord).
Conclusione
Fin dal 1999 Mecmar studia e produce innovativi impianti di essiccazione a torre che rispondano sempre alle nuove richieste dei suoi clienti, sia in termini di produzione oraria sia di manutenzione ed installazione degli impianti.
Negli essiccatoi a torre di Mecmar il processo di essiccazione si divide in quattro fasi distinte, a cui corrisponde un’unica configurazione di lavoro della macchina: carico, essiccazione, raffreddamento e scarico. Per questo gli essiccatoi a torre Mecmar si caratterizzano anche per la semplicità di trasporto e assemblaggio, come nel caso della serie RT in cui l’essiccatoio può essere consegnato al cliente già assemblato e pronto per la messa in campo.
Se anche tu vuoi una configurazione personalizzata per la tua azienda e un impianto efficiente e altamente produttivo, non esitare a contattarci. Il team di Mecmar sarà a tua disposizione per guidarti della scelta dell’essiccatoio a flusso continuo migliore per le tue esigenze.