Alla tua azienda conviene acquistare un essiccatoio per cereali diesel? Per questioni legate alla praticità, quello a gasolio è ancora oggi il tipo di bruciatore più diffuso sul mercato. Tuttavia, si stanno espandendo anche valide alternative, come il gas e le biomasse.
A seconda delle esigenze che la tua realtà ha la necessità di soddisfare, Mecmar ha progettato la soluzione ideale affinché la qualità dei cereali essiccati sia conservata inalterata nel tempo.
All’interno di questa breve guida, Mecmar passa in rassegna i differenti sistemi di combustibile che puoi trovare sul mercato. Continua a leggere l’articolo per saperne di più!
Gas, gasolio e biomasse: quali sono le opzioni tra cui scegliere?
Il processo di essiccazione dei cereali svolge un ruolo fondamentale nella catena di trasformazione degli stessi, in quanto ne permette un’ottimale conservazione, in particolare in quei Paesi in cui il clima non risulta essere particolarmente favorevole durante la stagione della raccolta.
All’interno degli essiccatoi agricoli sono infatti installati bruciatori, i quali, generando calore tramite un sistema che prevede il riscaldamento dell’aria, permettono l’evaporazione dell’acqua contenuta nella granella. Se trattato ed essiccato in modo omogeneo ed uniforme, il cereale può quindi essere stoccato in completa sicurezza.
Un processo lento quello legato all’essiccazione, ma indispensabile per l’eliminazione di muffe e tossine, la cui presenza – naturale dopo la fase di mietitura – comprometterebbe la corretta conservazione dei chicchi nel medio-lungo periodo. A seconda della tipologia di cereale, grazie all’essiccazione, il livello di umidità della granella viene portato a livelli di sicurezza per consentirne uno stoccaggio ottimale.
Ma quali sono le diverse tipologie di combustibili che possono essere impiegate in fase di essiccazione dei cereali? La potenza termica può essere generata sia con combustibili liquidi sia mediante quelli gassosi, attraverso un sistema di riscaldamento diretto o indiretto.
Conosci già la differenza tra queste due modalità di riscaldamento? Ne parliamo all’interno dell’articolo relativo ai sistemi per l’essiccazione per cereali: le principali funzionalità a confronto.
In alternativa al gasolio che, come accennato poco fa, è la tipologia di combustibile ancora oggi più utilizzata nel processo di essiccazione, cresce l’interesse nei confronti del biodiesel. Di cosa di tratta nello specifico? Il biodiesel è un combustibile ottenuto da fonti rinnovabili, come gli oli vegetali, grazie a un procedimento chimico di transesterificazione.
Se paragoniamo questa tipologia di combustibile al comune gasolio, notiamo come il biodiesel presenti alcuni vantaggi in termini di sostenibilità. Infatti, utilizzare un essiccatoio per cereali diesel nella versione bio significa ridurre le emissioni di ossido e biossido di carbonio, nonché le emissioni di polveri sottili, quindi minor inquinamento e minor impatto sul riscaldamento globale.
Nello specifico, la maggior parte dei combustibili a biodiesel sono una miscela di gasolio tradizionale e componente bio che può variare tra il 10 e il 20%.
Se i vantaggi dell’utilizzo di combustibili liquidi sono noti a tutti, in particolare il fattore logistico e la reperibilità, si nota una sempre maggiore diffusione di essiccatoi agricoli alimentati a gas, sia esso gas naturale, GPL o biogas.
Metano e GPL si confermano le tipologie di combustibile ideale, poiché i prodotti della combustione dei combustibili gassosi sono a basso impatto inquinante. Per questo, all’interno degli essiccatoi Mecmar è possibile installare un bruciatore adatto alla combustione del gas.
Confrontando la quantità di CO2 emessa in fase di combustione del gasolio e del GPL, si nota come in quest’ultimo caso le emissioni si riducano di circa il 25%. Inoltre, essendo il metano derivante soprattutto dalla produzione di gas naturale, è considerato un combustibile pulito.
In linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile sottoscritti dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, le biomasse – specie quelle legnose – sono oggi riconosciute quale valida alternativa alle tradizionali fonti energetiche fossili e non rinnovabili.
I biogas sono ad oggi una valida alternativa ai gas tradizionali. A differenza del gas di rete, è indispensabile in questo caso avere una buona conoscenza della composizione della miscela gassosa, in quanto, alcuni componenti del bruciatore potrebbero corrodersi e danneggiarsi in caso si impiegassero miscele acide.
Se pensiamo che la percentuale di anidride carbonica rilasciata nell’aria in fase di combustione di un buon cippato è molto bassa, possiamo confermare che l’impiego di quest’ultimo come combustibile consente di ridurre l‘impatto che il processo di essiccazione ha sull’ecosistema, preservando la qualità di vita di tutti gli esseri che lo abitano.
I consumi di carburante per l’essiccazione dei cereali: quali le variabili da considerare?
Quanto carburante si consuma durante il processo di essiccazione dei cereali? Gli elementi che influenzano il consumo di carburante sono eterogenei e variabili, tuttavia, i principali riguardano:
- il livello di pulizia del cereale: più la granella è pulita, minore sarà il consumo di carburante per l’essiccazione;
- temperatura e umidità dell’aria esterna: più la stagione è fredda e umida, più alti saranno i consumi di carburante.
- l’umidità del cereale da lavorare: il livello di umidità influisce sui consumi di combustibile.
Conclusione
All’interno di questo articolo abbiamo visto una panoramica dei diversi sistemi di combustibili che attualmente possono essere utilizzati nel processo di essiccazione. Non solo essiccatoi per cereali diesel, per la tua azienda agricola puoi scegliere alternative più green e sostenibili, come le biomasse o il gas. Considerata la dimensione dell’essiccatoio, la quantità di cereale da lavorare la tipologia di combustibile che si preferisce impiegare, Mecmar ti aiuterà a capire quale essiccatoio è il più adatto alla tua realtà.
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